BORIS BIANCHERI, LA TRAVERSATA – ADELPHI, MILANO 2012

Boris Biancheri (Roma, 1930-2011) ha pubblicato nel 2012 presso Adelphi questo prezioso libriccino, scritto in una prosa piana ed elegante, come si addice da sempre alla più raffinata delle nostre case editrici,  con un’allusiva copertina equorea, di un mare blu solcato da spume bianche e dalle bracciate composte di una figura femminile. Protagonista della narrazione è infatti una ragazza, Eileen Lightwing, nata da una famiglia siculo-britannica che a Marsala aveva fondato una redditizia azienda vinicola. Adolescente strana, Eileen, non particolarmente bella né particolarmente intelligente, di scarse parole e scarsi sorrisi, estranea alle abitudini e convenzioni del suo ambiente sociale e refrattaria alle frivolezze dei coetanei: «Era poco portata alle cose terrestri e più adatta a quelle del cielo e del mare».

Due sole cose infatti attiravano il suo interesse: la luna (osservata e studiata con appassionato trasporto, e ridisegnata in minuziose fantasmagoriche mappe) e il nuoto, a cui dedicava ore e ore delle sue solitarie giornate: perché solo nella “liquida pace” dell’acqua marina «sentiva sciogliersi i nodi che aveva nella testa e nel cuore».

Biancheri si immerge con la ragazza nell’elemento avvolgente e amniotico del mare siciliano, facendo di lei una incantata e leggiadra sirena, indifferente al mondo, tesa unicamente all’unico elemento da cui si sente compresa in un abbraccio materno e protettivo: «Nulla come nuotare sino al limite dello sfinimento dà il senso di essere vivi senza essere tenuti agli adempimenti della vita. Nulla quanto l’assoluta disciplina si avvicina all’assoluta libertà». Eileen viene casualmente scoperta come atleta da una rampante giornalista inglese, che le propone di attraversare la Manica per superare il primato femminile di nuoto in solitaria, e la costringe a estenuanti allenamenti in Sicilia, a Malta, in Inghilterra. Sfide a cui la ragazza si sottopone con remissiva obbedienza, ma anche con sostanziale distacco, avendo come unica passione e finalità il suo rapporto avvolgente con l’acqua. Vincerà quindi la gara, esaudendo docilmente le aspettative dei media e della famiglia, ma poi si sottrarrà, per il resto della sua esistenza, al rapporto fagocitante con una società che non la capisce e di cui non condivide i valori, scegliendo un approdo quasi mistico nella comunità teosofica ticinese di Monte Verità, composta da esuli dell’anima, innamorati dei boschi e della luna.

 

© Riproduzione riservata        www.sololibri.net/La-traversata-Boris-Biancheri.html      28 aprile 2016