FRANCO CARDINI, GESÙ, LA FALCE, IL MARTELLO – LA VELA, VIAREGGIO 2017

La giovane casa editrice viareggina “La Vela” ha raccolto in volume trenta articoli (editi e inediti, scritti tra il 2004 e il 2017), del Professor Franco Cardini (Firenze, 1940), storico medievalista, saggista, blogger, che molti spettatori conoscono e apprezzano come vivace opinionista per le sue frequenti e animose partecipazioni a trasmissioni culturali e talkshow televisivi. In una sorta di autobiografia intellettuale, di “journal intime” che spazia tra gli argomenti più vari di etica, politica e religione, l’autore rende omaggio alla propria coerenza di studioso, battagliero difensore dell’ortodossia cattolica, definendosi orgogliosamente un “vecchio tradizionalista reazionario”: «Amo l’ordine, la gerarchia, la disciplina. Credo molto più nei doveri che non nei diritti… Sono ammalato di superbia luciferina… Ho poco da rimpiangere e nulla da rinnegare». Fiero della sua indole polemica di toscano, delle sue origini popolari (i primi maestri: la nonna Augusta cattolica di ferro, il nonno Giulio socialista e anarchico, lo zio Roberto fascista impenitente, che insieme ai genitori gli insegnarono i valori fondamentali di onestà, rispetto, sincerità), Franco Cardini si scaglia con indomita veemenza contro “l’ipocrisia dell’Occidente/ Modernità”, deciso a onorare chi la combatte. Il libro è infatti dedicato a due umili “milites Christi”, un sacerdote martirizzato in Guatemala e un eroico missionario croato che ha dedicato tutta la sua vita ai poveri del Congo.

Appunto allo scandalo dello sfruttamento degli ultimi e all’indifferenza con cui ad esso guarda il civilissimo e farisaicamente cristiano mondo occidentale, sono dedicate molte pagine del volume, che con amara ironia è intitolato Gesù, la falce, il martello: «La miseria dei popoli causata e mantenuta in quanto condizione dell’opulenza di pochissimi non è più tollerabile. Non c’è pace senza giustizia e ciò è vero dalla Siria all’Afghanistan, dall’Africa all’America Latina. La giustizia, oggi, ha un nome solo: riequilibrio e ridistribuzione delle ricchezze e delle risorse, cioè rispetto della vita umana – di tutte le vite umane – e dei diritti del pianeta». Assolutamente ostile al marxismo e a tutte le sue derive culturali e modaiole, Franco Cardini si dichiara tuttavia contrario anche al neo-conservatorismo leghista e berlusconiano, razzista e xenofobo, che accusa di astorica miopia, e aspira invece a una visione non più appiattita sul bipolarismo destra-sinistra, poiché ormai «il nostro paese, l’Occidente, l’età che stiamo vivendo, sono un pozzo senza fondo di contraddizioni», non più catalogabili con categorie obsolete. In uguale maniera il cattolicesimo italiano, la politica vaticana, il pontificato di Francesco (“papa apocalittico” con cui si sente in forte sintonia) e la fede stessa si rivelano al suo sguardo severamente giudicante una miniera di antinomie, incoerenze e inesauribili ricchezze: dai protagonisti della cristianità del XX secolo, più o meno contestabili (Balducci, Milani, Ranchetti, Barsotti, Gallo, La Pira), alle inadempienze liturgiche, dalle stragi islamiche al diaconato femminile, dalle schizofrenie della teologia contemporanea alla debolezza della CEI, nessun aspetto della vita religiosa viene tralasciato dal suo commento.

La sua penna fustigatrice non si limita a indagare questioni ideologiche o di rilievo morale: commenta con umorismo anche le idiozie televisive, la sopravvalutazione delle problematiche sessuali, l’inciviltà diffusa tra gli utenti dei servizi pubblici, l’indifferenza all’ambiente naturale. Da laudator temporis acti come ama definirsi, Franco Cardini non disdegna però di immergersi nel presente, di cui sferza i comportamenti arroganti, le teorie alla moda, la cattiva coscienza collettiva, ma astenendosi dalle condanne senza appelli del passato, e sforzandosi di arginare la sua disapprovazione all’interno di una più tollerante condiscendenza.

 

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www.sololibri.net/Gesu-falce-martello-Cardini.html        18 ottobre 2017