LUIGI MALERBA, PROFILI – ARCHINTO, MILANO 2012

Lo spirito caustico e anticonvenzionale di Luigi Malerba ben si esprime in questo piccolo e originalissimo volume edito da Archinto: “Profili”, una raccolta di schizzi, disegni, sagome vuote tracciate col pennarello intorno agli oggetti che occupano la scrivania o sono sparsi ovunque intorno. E questi profili di cose, abbozzati da uno scrittore che non sa disegnare, vengono riempiti di citazioni, aforismi, calembour, facezie, meditazioni fulminanti-risentite-ironiche-moraleggianti. Da un autore che ha sempre giocato argutamente e sapientemente con il linguaggio, a partire dalla sua iniziale adesione alla neoavanguardia del Gruppo 63, era ovvio aspettarsi questa straordinaria e pungente capacità di sintesi. Non altrettanto scontata la sua lieve, non pedantesca, signorile quasi, propensione ad esprimersi con l’amaro sarcasmo di chi sa di non avere altre armi di ribellione e indignazione che il sorriso a denti stretti. Ecco dunque il profilo di un telefonino Nokia al cui interno Malerba scrive poche frasi che spaziano dalla riflessione filosofica sul cosmo all’allarmata arguzia sulla nostra sempre minacciata privacy: ” Quante parole sono passate da questo cellulare: dove sono finite? Portate via dal vento come la nostra vita mortale? O intercettate?” E ancora, in solidarietà col mondo animale: “Tagliacarte di corno di bue, povero bue”. O con leggero scherno nei riguardi delle pretenziose mode psicanalitiche: “Nastro adesivo Boston bianco opaco privo di qualsiasi relazione con l’inconscio”. E nel profilo di una inutilizzabile chiave: “Dove vogliamo entrare?”. Oppure riferendosi all’imperturbabile indifferenza degli oggetti: “Calzascarpe accomodante. Non domanda mai alle scarpe se andranno a un comizio o a una messa, a una riunione di condominio o a un incontro adulterino”. Acuto e spiritoso, intelligente e mordace: un divertissement in perfetto stile malerbiano.

IBS, 14 dicembre 2012