LUIGI MANNO, L’ABBANDONO (e-book), STREETLIB, 2015

Nel suo blog, Luigi Manno scrive di sé: «Nato al Sud. Classe di ferro 1988. Architetto di formazione, creativo di vocazione. Scrittore da tanto, fumettista da meno, blogger da poco». Non sono solo queste scarne parole di presentazione che possono incuriosire chi, come me, quotidianamente indaga con curiosità tutte le novità editoriali presenti sul web, avventurandosi anche in campi di non assidua frequentazione: in questo caso, l’arte del fumetto. Quanto il titolo lapidario dell’e-book, L’abbandono, accompagnato da un intrigante sottotitolo: «Solo. Spaventato. Abbandonato dal suo cane». E soprattutto l’immagine di copertina, con quel ragazzo stralunato e spettinato, due macchiette bianche sotto gli occhi che potrebbero essere lacrime o escrescenze cutanee oppure riflessi di luce.

Un adolescente spaurito e randagio che cerca il suo cane più randagio di lui («Billy, perché mi hai abbandonato? Billy, perché mi hai lasciato?»), in una città ostile, tra gente che lo ignora e lo schiva. Dorme nei giardini altrui, per terra, sull’erba sotto il cielo stellato, rubacchia qua e là, viene inseguito, offeso, picchiato. Colpisce il lettore l’espressione impaurita del ragazzino, il suo chiedersi meravigliato il perché dell’indifferenza altrui, che culmina in un primo piano tristissimo, con la didascalia «Era solo». La pagina finale ci stupisce con la sorpresa della caccia feroce ai diversi e agli abbandonati da parte di un mondo di persone “civili” trasformati in animali: lupi, porci, galline.

Un e-book che costa poco più di niente, disegnato con maestria, che si legge e si guarda – sorridendo amaro – in cinque minuti.

 

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www.sololibri.net/L-abbandono-Luigi-Manno.html;     31 marzo 2017