JEAN-LUC NANCY, M’AMA, NON M’AMA – UTET, TORINO 2009

Va sempre più di moda, anche tra gli editori maggiori, dare alle stampe conferenze o dibattiti tenuti in pubblico da scrittori, filosofi o personaggi di rilievo mediatico. Si pubblicano le trascrizioni della conversazione, praticamente senza nessuna revisione sostanziale da parte dell’autore, in modo che il lettore ricavi dalle pagine un’impressione immediata di spontaneità, di voluta semplificazione dei concetti. Questo ovviamente comporta per le case editrici un impegno meno pressante che la cura attenta richiesta da un saggio scritto, e per chi legge una facilità di apprendimento non sottovalutabile, anche se a scapito della profondità del messaggio.

È il caso di un volume ottimamente confezionato nel 2009 dalla Utet (copertina accattivante, rilegatura solida, caratteri grandi e spaziati, titolo indovinato), che ha conosciuto una decina di ristampe, e che tuttavia poco aggiunge sia al tema trattato, sia alla fama dell’autore, il notissimo filosofo francese Jean-Luc Nancy. M’ama, non m’ama è una breve conferenza tenuta da Nancy davanti a un pubblico di adolescenti dei due sessi, in cui l’autore si prova a circoscrivere il tema vastissimo dell’amore, attraverso definizioni abbastanza generiche sulla realtà di questo sentimento, decantato da ogni letteratura, arte, musica, di cui tutti abbiamo o abbiamo avuto esperienza: dolorosa o felice, faticosa o gratificante. L’autore lo descrivere nel suo nascere, crescere e spesso finire, tra esaltazioni reciproche e delusioni, rischi e contraddizioni, nella fedeltà e nei tradimenti: scoperta dell’intimità di noi stessi e dell’altro, impossibilità di definirne una misura. Ce ne offre una definizione molto toccante, quando afferma che l’amore è “la mia capacità di ricevere, di percepire e di lasciar venire a me una persona in quanto persona, per ciò che è e indipendentemente da ciò che ha”. Aggiungendo che il gesto in cui si esprime nella sua massima gratuità e tenerezza è la carezza, che “ci insegna che quel che conta nell’amore è la presenza dell’altro, il tocco dell’altro, e in certo modo, nient’altro”.

Il volume si conclude con un dibattito, in cui i giovani del pubblico porgono, quasi con pudore, domande incuriosite sulla reciprocità dei sentimenti, sulla difficoltà di esprimerli, sul tradimento, sul narcisismo: ad essere Jean-Luc Nancy, che abitualmente nei suoi saggi utilizza terminologie e concetti di non facile comprensione, risponde con la semplicità di un nonno affettuosamente complice.

 

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https://www.sololibri.net/M-ama-o-non-m-ama-Nancy.html     4 giugno 2017