GEORGE SAUNDERS, PASTORALIA – MINIMUM FAX, ROMA 2014

Dei sei racconti (stralunati, sarcastici, polemicamente amari) che compongono il volume, il primo è quello più programmaticamente inverosimile e insieme più plausibile in un prossimo, paradossale futuro della nostra illogica umanità. La voce narrante della vicenda – che impersona un cavernicolo in un parco a tema interattivo – vive con la collega Janet in una grotta, scuoiando capre di cui si cibano entrambi, catturando scarafaggi, raccogliendo rifiuti e grugnendo tutto il giorno per divertire i turisti. La sera deve redigere per l’amministrazione un modulo di valutazione del successo ottenuto con il pubblico e del rapporto con la partner, e inviarlo via fax. Sia lui sia Janet hanno i problemi familiari ed economici di qualsiasi altro lavoratore del parco, e di qualsiasi spettatore: figli malati o drogati, possibilità di licenziamento, furti, anziani a carico. Ma tutto risulta farsesco o indifferente a fronte della recita assurda che sono chiamati a interpretare quotidianamente. Tragicommedie simili animano le pagine degli altri cinque racconti, i cui protagonisti sono sempre dei perdenti, persone di scarsa istruzione e in gravi difficoltà economiche, illusi di poter trasformare magicamente la propria esistenza per qualche improvviso intervento divino o della sorte, o per un improbabile e mai realizzato scatto d’orgoglio personale. Così ci imbattiamo nella famiglia proletaria che vive di espedienti al limite della legalità e del buon gusto, con una vecchia e amatissima zia risorta dalla tomba per rimettere tutti in riga con l’autorità minacciosa di una rivoltante zombie. Oppure nello sfigato che segue un ridicolo seminario sull’autostima nella vana speranza di riuscire a imporsi sulla sorella deficiente e ricattatoria. In uno stile veloce, fitto di labirintici percorsi mentali e dialoghi surreali che ben esprimono la banalità del quotidiano, George Saunders ci offre un realistico e commovente spaccato dell’America attuale, impoverita e disorientata.

IBS, 25 agosto 2014