OSAMU DAZAI, IL SOLE SI SPEGNE – FELTRINELLI, MILANO 2009

Questo intenso e tragico romanzo fu scritto da Osamu Dazai nel 1947, un anno prima del suo suicidio avvenuto per annegamento, a Tokyo, dopo tre tentativi falliti in anni precedenti. Dazai aveva allora trentanove anni, trascorsi per lo più nella dissolutezza di un vita sconvolta da alcol e droghe, ma soprattutto da insopprimibili sensi di colpa, frustrazioni, fallimenti professionali e sentimentali. Rampollo di una ricca e potente famiglia giapponese, fu testimone del decadimento sociale e culturale del suo paese durante la seconda guerra mondiale, patito con il sentimento umiliante della sconfitta disonorevole e dell’inarrestabile declino della classe aristocratica.
Il sole si spegne (Feltrinelli, 2009) narra proprio questo disperato perdersi di una famiglia benestante, dei suoi valori, della sua nobiltà interiore: attraverso la povertà, la malattia e l’abbrutimento dei suoi membri. Tutti e tre i protagonisti riflettono in parte la biografia tormentata dell’autore. La madre, dolcissima e raffinata, costretta a vendere la casa e a indebitarsi dopo la morte del marito, ma capace di mantenere intatto l’amore per i due deludenti figli. La giovane e ingenua Kazuko, che vive in adorazione di madre e fratello al punto da degradarsi e consumarsi fisicamente e moralmente per loro (tenerissimo e commovente l’addio ad entrambi), consegnandosi a un amore impuro per un vecchio e depravato artista, da cui però decide di avere un bambino nel nome di una sua personale ribellione etica in favore della vita. Il disperato fratello Naoji, incapace di crescere sia nel suo ceto aristocratico sia tra la gente del popolo, che finirà per uccidersi dopo aver dilapidato in droga ed eccessi il patrimonio familiare. Pagine, queste di Dazai, che mantengono l’incanto della migliore letteratura nipponica del dopoguerra: l’attenzione per la natura, il rispetto per la purezza dei sentimenti, l’adesione quasi ossessiva alla fedeltà nei rapporti familiari.
E l’accettazione malinconica della propria fragilità.

 

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www.sololibri.net/Il-sole-si-spegne-Osamu-Daza.html    10 gennaio 2016