GIANNI D’ELIA, 1977 – SIGISMUNDUS, ASCOLI PICENO 2011

Ha senso ripubblicare oggi un testo uscito nel 1986, e ripubblicarlo esattamente com’è stato scritto allora, con l’uguale prefazione di Roberto Roversi? Non pare aver avuto dubbi in proposito Gianni D’Elia, uno dei nostri poeti più noti, che ripropone questo “1977“, “non una prosa… ma un poema. Poema a diario o epistolare, che sembra non finire mai e procedere più per grida che per sussulti…”: con un prefatore che si interroga sul valore letterario dell’opera (“un poco appare… perfino tedioso… Perché la vicenda è monocorde…  produce senz’altro un senso di oppressione affatto liberatoria…”). Sono lettere, sfoghi, appunti, meditazioni, dichiarazioni d’amore che il protagonista invia a una lei forse amata e desiderata, forse solo complice di letture e passioni intellettuali: mai interrotte da alcun segno di punteggiatura, a seguire un flusso di pensiero ossessivo, allucinato, morboso, che pedina ogni involuzione e sobbalzo della mente, scruta e palpeggia tutti i sintomi di eventuali malattie mortali, commenta libri e film più con disappunto che con passione, viaggia inseguito da una perenne ansia tra Roma, Bologna, Parigi e la provincia natale. Il lui narrante è un trentenne che fa il praticante in uno studio legale, ma vorrebbe cambiare lavoro, sogna di scrivere e trascorre i giorni in osmosi con suoi personaggi mentali di un mai concluso romanzo e film, vive in una petulante e mal sopportata famiglia piccolo borghese, medita con fastidio sulla banalità della politica nazionale, sognando improbabili rivoluzioni popolari. “1977” è il diario di quattro mesi autunnali di quell’anno fatidico, con i protagonisti della cultura e del sociale di allora, un libro che narra “un corpo né troppo sesso né troppa violenza un po’ di morte tanta in divenire la crisi esistenziale di un io politico che si ammala di poesia se questa è davvero una trappola…”. Anni-trappole di paura e di disperazione, quelli: e un eroe malato di incubi e disillusione, da non rimpiangere.

IBS, 14 giugno 2011