ANNA FOA, GIORDANO BRUNO – IL MULINO, BOLOGNA 1998

Il Giordano Bruno di Anna Foa, pubblicato più di vent’anni fa e ristampato nel 2015, mantiene ancora oggi freschezza e appetibilità di lettura per chi volesse avvicinarsi all’affascinante e controversa figura del filosofo di Nola in maniera non specificamente accademica. L’autrice introduce il suo racconto con la descrizione del monumento eretto in Campo de’ Fiori a Roma nel giugno del 1889, che ritrae il frate eretico “avvolto nel saio domenicano, un libro socchiuso fra le mani, il cappuccio abbassato sul volto, pensieroso e raccolto”. La statua, opera di Ettore Ferrari, fu posizionata, dopo molte polemiche, proprio nella piazza in cui Giordano Bruno era stato arso vivo tre secoli prima, il 17 febbraio del 1600, dopo la condanna dell’Inquisizione approvata dalla Chiesa di Clemente VIII e del Cardinale Bellarmino. La stessa Chiesa che a fine ’800 si oppose anche alla celebrazione laica del filosofo, continuando a vedere in lui “il simbolo di una modernità aborrita e combattuta”. Anna Foa partendo proprio dalle dispute sorte tra l’area cattolica e quella liberale-massonica riguardo all’opportunità di dedicare un monumento a Bruno, ripercorre tutta la travagliata esistenza del pensatore campano, ricostruendone l’evoluzione filosofica e teologica, le resistenze, i dissensi, e gli entusiasmi suscitati dalle sue teorie, i numerosi processi, fino alla condanna finale e alla morte.

Giordano Bruno era nato a Nola nel 1548, da famiglia umile; a quindici anni entrò come novizio nel convento di San Domenico a Napoli, scontrandosi presto con i suoi superiori a causa sia del suo temperamento, collerico e sprezzante, sia per le sue provocatorie affermazioni contro il devozionismo e il culto dei Santi e della Vergine. Lasciato l’abito monacale nel 1576, iniziò una serie di peregrinazioni attraverso l’Italia e l’Europa (Ginevra, Lione, Tolosa, Parigi, Londra, Wittenberg, Praga, Francoforte), pubblicando scritti fortemente critici nei riguardi della dottrina cattolica e calvinista, e insegnando filosofia presso diverse università. Ovunque andasse, lasciava dietro di sé una scia di diatribe e scandali, anche per la sua condotta libertina e sfrontata. Rientrato in Italia, nel 1592 si stabilì a Venezia, ospite del giovane patrizio Giovanni Mocenigo, che divenuto suo allievo, dopo pochi mesi lo denunciò all’Inquisizione per eresia. Le accuse che portarono Bruno ad essere processato prima in Veneto e poi a Roma dal Santo Uffizio riguardavano sia le sue teorie religiose e filosofiche (apostasia, irriverenza, critiche a dogmi, magia ed esoterismo, panteismo, dottrina della molteplicità di mondi eterni, ecc.), sia il rapporto con le gerarchie ecclesiastiche, i viaggi in paesi stranieri anticattolici, il suo comportamento dissoluto. Dopo una serie di processi, imprigionamenti, torture, Giordano Bruno fu condannato al rogo, i suoi libri messi all’Indice e bruciati. Prima dell’esecuzione, rivolse ai giudici una frase rimasta leggendaria: “Tremate più voi nel pronunziare questa sentenza che io nell’ascoltarla”.

La vicenda esistenziale del frate eretico è stata molto indagata e discussa: ciò che suscita più interesse nel saggio di Anna Foa è invece l’approfondimento di temi particolari riguardanti la sua figura intellettuale. In particolare, l’utilizzo e il recupero del profilo di Bruno da parte della cultura risorgimentale e laica, interessata a edificare un’immagine autonoma e originale del pensiero italiano rispetto a quello egemonico europeo, da accompagnare alla realizzazione dello stato unitario, costruendo un ponte ideologico che dal rinascimento si collegasse alla filosofia di matrice hegeliana (da Spaventa a Croce a Gentile), diventata poi dominante nella prima metà del ’900. Giordano Bruno, quindi, non solo “precursore del libero pensiero e martire dell’intolleranza cattolica”, ma anche iniziatore di una filosofia moderna, in grado di affrancare la cultura del nostro paese “dalle pastoie del dogma religioso”, e forse anche ideatore di un’utopia politica che favorisse l’instaurazione della pace religiosa in un’Europa cristianamente unificata.

 

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https://www.sololibri.net/Giordano-Bruno-Anna-Foa.html     4 febbraio 2019