MARCO SIMONELLI, L’ESTATE STA FINENDO – LECONTE, ROMA 2011

Marco Simonelli (Firenze 1979), poeta, critico e traduttore, pubblica questo libriccino di originali poesie, dai versi lunghi e dalle cadenze narrative, ma animate da una musicalità discreta e catturante, in cui riesce a intrecciare il suo privato (la scoperta adolescenziale della propria omosessualità: non ostentandola polemicamente, ma sottolineandola con sensibile ironia) alla deludente storia collettiva di un recente passato italiano. Dopo una breve intervista iniziale, in cui rimarca cos’è oggi necessario a chi scrive (“tenersi sempre pronti… ascoltare il ritmo, le pause, i tentennamenti… essere curiosi… essere eretici”), Simonelli da subito esplicita la sua cultura impastata di musica (Soft Cell, Cure e Bauhaus) e di internet (“e questo è confermabile, lo dice wikipedia, è un fatto vero”). La “prova schiacciante” della sua diversità è il ricordo di quando bambino si esibiva ballando “davanti ai grandi”. Ma l’infanzia è anche il condominio abitato da esistenze disagiate, inquiline pazze e casalinghe suicide, o gite al mare turbate dalla cottura crudele dei girini d’anguilla. E ancora l’adolescenza, in cui i primi, intimoriti trasalimenti sessuali appaiono innocentissimi rispetto al corrotto affarismo di un losco socio d’affari del padre, in un’Italia “economicamente destabilizzata”: e gli eccitati incontri con il mondo dei trans (prostituzione ed estrogeni, silicone e spudorate esibizioni di sensualità) sono raccontati con umanissima partecipazione, priva di qualsiasi retorica, in un linguaggio che sa calibrare neologismi e citazioni dotte (Puccini, Artusi, Ovidio come Brandon Lee e Tom Cruise; la pineta toscana frequentata da pederasti e la Senna o Malibu; i Rayban e i ghiaccioli Calippo). Ma soprattutto il tremore del sentimento vero con “la ripetizione meccanica dell’atto”. Allora la parodia di Presso il Bisenzio di Mario Luzi è un’addolorata e sarcastica constatazione di quanto storia, società e poesia si siano trasformati negli ultimi, frustranti, 50 anni.

IBS, 8 luglio 2012