FÉLIX FÉNÉON, ROMANZI IN TRE RIGHE – ADELPHI, MILANO 2009

Félix Fénéon (1861-1944) fu un giornalista, critico d’arte, polemista e anarchico francese, che nel 1894 venne arrestato a Parigi per l’ideazione e la partecipazione a un attentato all’Hotel Foyot. Impiegato al Ministero della Guerra, scriveva allora recensioni sulle mostre e le esposizioni cittadine, occupandosi clandestinamente di politica, in maniera sovversiva. Nel 1906 il quotidiano Matin lo incaricò di scrivere una ventina di brevissimi articoli al giorno, di circa trenta parole, in cui riassumere il senso di un avvenimento di cronaca che stimolasse la curiosità e il divertimento dei lettori, quasi fosse la trama succinta di un romanzo. Fénéon inventò una formula di successo, nei suoi millecinquecento frammenti, che coniugava insieme realtà e invenzione: una riga per l’ambientazione, una per il resoconto del fatto, e una per l’epilogo, a cui riservava sempre un aculeus sarcastico e provocatorio. Queste tre righe erano in genere dedicate a episodi di cronaca nera, ad azioni dimostrative, a intrecci sentimentali piuttosto curiosi. Abbondavano omicidi e suicidi, aneddoti surreali con risvolti comici e demenziali, che l’autore stigmatizzava sapientemente attraverso l’uso di un solo aggettivo o di una sfumatura di sussiegosa ironia. L’editore Adelphi ne ha raccolto un florilegio in questo libriccino pubblicato nel 2009:

Ieri a Rouen il signor Colombe si è ucciso con un colpo di rivoltella. Nel marzo scorso sua moglie gliene aveva sparati tre. I due erano in attesa di divorzio.
Il curato di La Compote, un paese della Savoia, era andato in montagna, da solo. Dopo essersi spogliato nudo, si è coricato sotto un faggio, ed è morto. Di aneurisma.
Nel corso delle indagini sul mistero di Luzarches, il giudice istruttore ha interrogato la detenuta Averlant: che però è pazza.
Playnet, 14 anni, di Annonay, ha morso il padre e un compagno di scuola. Due mesi fa un cane rabbioso gli aveva leccato la mano.
A Dunkerque un certo Scheid ha sparato per tre volte alla moglie senza mai riuscire a colpirla. A quel punto ha rivolto l’arma verso la suocera. Centro.
A Djiajelli una vergine di 13 anni ha ucciso con tre coltellate un suo impudico molestatore, di anni dieci.
Ieri gara con la canna nella Sévre. 1900 concorrenti hanno gettato l’amo, mentre 15.000 spettatori incitavano il pesce ad abboccare.
Odette Hautoy, di Roissy, ha tre anni. Giovane, ma non troppo per L. Marc, che di anni ne ha trenta.
Un colpo apoplettico ha steso il signor André, 75 anni, di Levallois, nei paraggi del pallino. La sua boccia rotolava ancora, e lui non c’era già più.
Perronet, di Nancy, l’ha scampata bella. Mentre rientrava a casa suo padre Arsène, saltando dalla finestra, si è sfracellato a un passo da lui.
L’ex sindaco di Cherbourg, Gosse, era nelle mani del barbiere. A un certo punto ha lanciato un grido, ed è morto. Ma il rasoio non c’entra.
Conciso, beffardo, geniale.

 

 

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www.sololibri.net/Romanzi-in-tre-righe-Feneon.html          29 settembre 2017