PATRIZIA VALDUGA, POETI INNAMORATI – INTERLINEA, NOVARA 2011

Patrizia Valduga, probabilmente la più nota poetessa italiana, e autrice di splendidi versi d’amore, ha curato per Interlinea una piccola antologia di 50 poeti nazionali “innamorati” del sentimento per eccellenza: dal duecentesco Guittone d’Arezzo al contemporaneo Giovanni Raboni, che chiude il volume con alcune composizioni memorabili. “I poeti che amano come adolescenti sono perdutamente innamorati di se stessi”, afferma la Valduga, e si sa quanto egocentrismo e autoreferenzialità animi in genere i letterati. Per cui sembra particolarmente acuta e ironica l’esortazione manzoniana riportata nell’introduzione a occuparsi di altri sentimenti, più nobili e solidali dell’amore: “la commiserazione, l’affetto al prossimo, la dolcezza, l’indulgenza”. Comunque, qui d’amore si parla, e di amore in versi… Ma la scelta degli autori antologizzati risulta subito abbastanza discutibile, quasi provocatoria: sia per le esclusione che per le inclusioni. Sono presenti infatti nomi assolutamente marginali nella storia della nostra letteratura (Bonaccorso da Montenegro, Chiara Matraini, Francesco da Lemene…); di altri poeti eccellenti vengono presentate poesie francamente mediocri o poco rappresentative o addirittura fuori tema (Pascoli,Prati, Palazzeschi, Tessa, Giudici, Ungaretti..); su alcuni poeti importanti e volutamente – polemicamente – tralasciati, la curatrice esprime giudizi impietosi (Buonarroti, Penna, Gozzano: che pure hanno scritto versi leggendari). Non si sa se per amore del paradosso o gusto della sfida, Valduga arriva ad anteporre Monti a Leopardi, Rebora e Betocchi a Montale; con coraggio, o con presunzione e scherno. Ma alla fine il lettore, forte della conoscenza di altre ponderate antologie di poesie d’amore (Garzanti, Rizzoli, Scheiwiller) si può chiedere che senso abbia questa operazione editoriale, e se non risulti a discapito di chi l’ha promossa e pubblicata.

IBS, 23 febbraio 2011