GRIGIE RADURE S’ACCENDONO

Una banda di ragazzi preda le cavallette
nei terreni da vendere e pianta fazzoletti
in cima a pertiche, tra i cardi.
Il lavoro è già dietro lo steccato, avanza
col tonfo delle betoniere, cola con gli asfalti,
spela il cielo con la sega elettrica;
al suolo è rasa la muta torre.
Dal mio guscio di rovine saltano note di colomba.

Lascia un sentore felice la banda in fuga.
Laggiù sulle ville tramonta e grigie radure
s’accendono, il fiume rabbuia, soffia
un vento che non devasta né punge.
I lumi rossi vegliano ai cantoni del castello.

Alfredo Giuliani (1924-2007)