L’ULTIMA LIBERTA’

Impara dalla foglia
di novembre che vedi
sciogliersi dalla spoglia
pianta nella precaria
luce in punta di piedi;
dalla foglia che sa
prima d’esser morta,
persuadendosi a un lieve
gioco col filo d’aria
che alla terra la porta,
fare di ciò che deve
l’ultima libertà.

***

SE TI RESTA

Se ti resta un talento
di tanto spreco fatto
sul bianco delle pagine,

spendilo in vita: l’atto
può adeguarsi all’intento,
non il segno all’immagine.

***

A DARIA

Per te, addentare lì davanti

alla tivù uno a uno gli spicchi

del mandarino che ho sbucciato,

è ancora continuare il gioco.

Di una meraviglia mai finita

colmi la distanza dai miei tanti

anni, a guardarti, li fai ricchi

della tua assenza di passato.

Mentre dico a me stesso “Questa

è mia figlia”, penso sia poco

offrire, non per la tua vita,

ma solo per quello che m’è dato

adesso, la vita che mi resta.

***

A SILVIA PER I SUOI TRE ANNI

19 febbraio 1988

Silvia, conto i miei

anni a ritroso

da quando sei

nata tu,

e li conto fatti

di giornate nuove.

Dicendomi “ti sposo”

me ne hai sottratti

tanti altri, più

numerosi

dei giocattoli

con cui hai invasa

per ogni dove

la casa.

***

TRASLOCO – Zurigo, 15 ottobre 1987

 

Dal primo al quarto trasloco

dieci anni e mille chilometri.

In Via Dall’Ongaro non c’erano

Daria e Silvia. Sono nate

qui a renderci un poco

nostra, un poco familiare

questa città straniera.

E saranno ancora esse,

le nostre bambine, a colmare

con voci fresche e risate

il niente senza nome

delle stanze troppo bianche e nuove

che non ci attendevano, in Zypressen-

strasse, numero quarantanove.

 

 

Siro Angeli (1913-1991)