CHRISTIAN BOBIN, FRANCESCO E L’INFINITAMENTE PICCOLO – SAN PAOLO, MILANO 2011

Christian Bobin è uno scrittore di Dio e dell’assoluto, del Vicino-Lontano, dell’Antico dei giorni (per dirla con i mistici): ma non ne scrive come ne scrivono i religiosi, con rispetto e timore, e con qualche retorica. Lui che non è né monaco né prete parla dell’Altissimo con un trasporto lieve e sorridente, con un’affettuosa serenità di spirito, si direbbe con leggiadria: quasi inevitabile, quindi, che vent’anni fa abbia pubblicato in Francia un libro di grande successo e molto premiato -e in Italia arrivato all’ottava edizione presso le Paoline-, dedicato alla figura di Francesco d’Assisi: il santo della gioia, delle cose piccole e di tutte le creature. Ma precisa subito, prima di addentrarsi in una biografia che biografia propriamente non è (semmai ripercorso a tappe, a snodi fondamentali dell’avventura di un’anima), precisa appunto che “non esistono santi. Esiste solo la santità. La santità è gioia”. E allora il leit motiv di questo libro sarà appunto una ricerca continua della letizia nel cuore di Giovanni/Francesco, da quando era ancora nel ventre di sua madre (e sono delicatamente appassionate le pagine che Bobin dedica alla maternità e più in generale alla grandezza di essere donna), e poi alla sua infanzia e giovinezza, alla scelta di un’esistenza votata a Dio e alla povertà, con l’allontanamento dalla famiglia d’origine e da ogni lusso e lussuria (“Come dire ai vostri cari: il vostro amore mi ha fatto vivere, ora mi uccide? Come dire a quanti vi amano che non vi amano?”). E il santo-folle, il santo-ragazzo, il santo che sorride “prende in prestito la voce dell’Infinitamente Piccolo, mai quella dell’ Altissimo”: sceglie i passeri, gli animali, la natura, i pitocchi e i lebbrosi. Sceglie il tutto che lo circonda “perché tutto è dotato di senso nell’amore insensato”. E la sua promessa alla Chiesa coniuga “l’obbedienza scrupolosa con la libertà più sovrana”: ma alla pesantezza di una religione intesa come istituzione antepone un Dio immenso che vive nella fragilità e nel giubilo dell’anima.

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https://www.sololibri.net/Francesco-infinitamente-piccolo-Bobin.html     «sololibri», 16 gennaio 2018