MARCO MALVALDI, IL CASTELLO DALLE MILLE BOTOLE – SELLERIO, PALERMO 2020 (ebook)

Marco Malvaldi (Pisa, 1974), chimico e giallista di successo, ha pensato – nel suo ultimo ebook pubblicato da Sellerio, Il castello dalle mille botole – ai bambini, in un periodo difficile in cui a loro si sta pensando poco, e si ipotizza di incapsularli in scatole di plastica trasparente, o di imbavagliarli perché imparino a non ridere e a parlare di meno, senza avvicinarsi ai loro amichetti, senza dare più baci e fare carezze. Quindi, nel futuro crudele e sterilizzato che il mondo adulto sta allestendo per i suoi figli più piccoli e del tutto innocenti, forse è giusto raccontare loro una favola. Una Favola per fare restare svegli i bambini, come recita il sottotitolo della storia inventata da Malvaldi. In cui c’è un signore molto ricco che avrebbe voluto starsene tranquillo nel suo grande castello, ma veniva invece continuamente importunato dagli abitanti del paese che gli chiedevano favori, raccomandazioni, regali, consigli. Ragion per cui aveva pensato di far costruire nella sua splendida dimora molte trappole: “trappole che schiacciavano, trappole che segavano, trappole che mordevano e altre ancora, tutte nascoste da delle botole, per renderle invisibili a chiunque avesse osato inoltrarsi nei suoi corridoi”, in modo da evitare che indiscreti questuanti lo disturbassero mentre guardava tutto solo e pacifico le trasmissioni di Maria De Filippi alla televisione.

Ma dopo alquanto tempo, al signore egoista e annoiato era venuto il ghiribizzo di uscire dalla sua magione per fare una passeggiata. Come fare, però, a evitare tutte le mille botole che l’avrebbero senz’altro inghiottito? Preparò un bando offrendo una lauta ricompensa ai coraggiosi paesani che si fossero prestati alla temeraria impresa di liberarlo dalle sue stesse trappole. Si presentarono dieci intrepidi, decisi a mettersi alla prova nella perigliosa avventura. Ma uno alla volta finirono per cadere in spietati tranelli: schiacciati dal ponte levatoio, fatti a pezzi da un coltellino svizzero, precipitati da scale marce, avvelenati da vino adulterato, rosolati da fili elettrici, dilaniati da dinamite, sbranati da uno squalo bianco, tagliuzzati da cocci di bottiglia.

Dei dieci prodi era rimasto vivo e integro solo il più eroico e intelligente, Guidobaldo Maria Guardalà Che Cosce, che giunto nella “stanza più alta della torre più lontana dell’angolo più remoto del castello” alla presenza del signore altezzoso, si era rivelato essere suo figlio, un tempo diseredato e allontanato dalla casa paterna. Al rifiuto del figliolo Guidobaldo di soccorrere il padre, seguì quello di tutti gli abitanti del paese, che decisero di non salvare il signore solitario e misantropo (ben gli sta se preferisce la solitudine alla compagnia del prossimo!).

E con questa favoletta consolatoria di un ebook a costo zero, Marco Malvaldi si congeda dai piccoli lettori, invitandoli a fare una donazione al reparto di terapia intensiva di Livorno. Che speriamo abbiano già fatto in molti, volontariamente e generosamente.

 

© Riproduzione riservata                     12 giugno 2020

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